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Lesioni parziali della cuffia e PRP gel piastrinico

Abbiamo condotto una ricerca indipendente (non sponsorizzata dalla ditta produttrice) per valutare i possibili miglioramenti indotti dal PRP/gel piastrinico per le lesioni parziali della cuffia (lesioni del tendine sovraspinoso). Abbiamo riscontrato risultati positivi in 21 dei 22 pazienti trattati con 3 infiltrazioni di PRP/gel piastrinico sotto guida ecografica ed il risultato insoddisfacente in 1 caso era correlato ad una patologia associata (instabilità del capo lungo del bicipite all’ancora bicipitale) evoluta nel periodo di trattamento.

I risultati di questo studio sono stati presentati con successo in due Meeting internazionali e stiamo preparando per pubblicazione a livello internazionale l’articolo relativo

Microfratture al footprint (area di inserzione) della cuffia nella riparazione artroscopica della cuffia: studio prospettico randomizzato.

Da una comunicazione giuntaci nel mese di Dicembre 2014 dalla Biomed Library questa nostro lavoro di ricerca pubblicato su rivista internazionale ad alto impatto scientifico è all’8° posto fra gli articoli mondiali più importanti del settore specifico. In questo lavoro viene utilizzata una innovativa e riproducibile standardizzazione della tecnica di microfratture nella sede di riparazione della cuffia con la possibile finalità di migliorare la risposta biologica locale per la guarigione del tendine della cuffia riparato/reinserito.

Vedi: Int Orthop. 2013 Nov;37(11):2165-71. doi: 10.1007/s00264-013-1952-z. Epub 2013 Jun 13.

Microfractures at the rotator cuff footprint: a randomised controlled study.

Osti L1, Del Buono A, Maffulli N.

Abstract

Purpose:

Microfractures at the footprint may be a potential additional source of growth factor and enhance the tendon healing at the bone-tendon junction when repairing rotator cuff tears.

Methods:

Fifty-seven patients who underwent shoulder arthroscopy for repair of complete rotator cuff tears were randomly divided into two groups, using a block randomisation procedure. Patients underwent microfracture at the footprint in the treatment group. The patients in the control group (n = 29) did not receive that treatment. All patients had the same post-operative rehabilitation protocol.

Results:

The two groups were homogeneous. There was a significant improvement from baseline to the last minimum follow-up of two years. At three months from the index procedure, visual analogue scale (VAS), range of motion (ROM) and University of California at Los Angeles (UCLA) and Constant scores were significantly better in group 1 than in group 2 (P < .05). At the last follow-up (minimum two years), clinical and functional outcomes were further improved in both the groups but inter-group differences were not significant. No technique-related complications were recorded.

Conclusions:

Microfractures at the footprint are simple, safe, inexpensive and effective at producing less pain in the short term in patients who undergo rotator cuff repair, but at two years they do not result in significantly different outcomes, either clinically or at imaging, compared to traditional rotator cuff repair.